Presentato il "Polo Autismo", un progetto nato dalla collaborazione tra Chiesa, Ater, Fondazione Varrone e Loco Motiva

13 Aprile 2019

E’ stata una festa di comunità e di quartiere la presentazione, nel pomeriggio di venerdì alla chiesa di Sant’Eusanio, del Polo Autismo Rieti, promosso da Chiesa di Rieti, Fondazione Varrone, Ater e Loco Motiva. Al centro semi-residenziale aperto a giovani e adulti con autismo, attivo dal 2013 a Sant’Eusanio, verranno ad aggiungersi altri due importanti strutture: una comunità residenziale, per l’accoglienza stabile di 5/6 persone, e un laboratorio-caffetteria, che verrà ricavato nell’ex chiesa di via delle Stelle.

A mettere a disposizione gli spazi per la struttura residenziale è stata la Chiesa di Rieti: “Con un centro residenziale aperto all’accoglienza di 5/6 persone c’è un salto di livello nei servizi che qui vengono già offerti da anni – ha detto il vescovo, monsignor Domenico Pompili – La comunità si chiamerà Laudato Sì e in questo c’è il senso dell’esperienza che  vogliamo fare, di apertura nel segno della condivisione e della sostenibilità”. L’ex chiesa di via delle Stelle è stata invece messa a disposizione in comodato gratuito dall’Ater: “L’Ater di Rieti, non appena contattata, ha immediatamente sposato l’idea dell’associazione Loco Motiva riconoscendone l’alto valore sociale e la significativa innovazione in termini di inclusione sociale e assistenza ai più deboli – ha detto il commissario straordinario Giancarlo Cricchi – essere partner di questo progetto consente alla nostra Azienda di dare un contributo determinante ad un’iniziativa che da un lato impreziosisce e amplia la cura delle persone sul territorio e dall’altro valorizza un quartiere storico di Rieti”. La Fondazione Varrone si è impegnata a sostenere le spese per l’arredo degli spazi e per il funzionamento delle strutture. “Il Polo dell’Autismo è una delle operazioni in cui come Fondazione ci sentiamo più coinvolti, per ciò che può rappresentare per le famiglie in termini di sicurezza e serenità – ha detto il presidente Antonio D’Onofrio – Questo è un primo, significativo esempio di welfare sociale che ci indica non solo una direzione ma anche un metodo: dare servizi alla comunità e darli insieme, pubblico, privato e terzo settore”. “Il motore e l’ispirazione del centro Sant’Eusanio lo conoscete”, ha detto il presidente della Loco Motiva Virgilio Paolucci, citando l’esperienza del figlio Andrea, che nonostante la gravità della sua patologia ha completato brillantemente gli studi universitari ed ha un ruolo importante nella comunità. “Grazie al protocollo di intesa che sottoscriveremo stasera andremo ad aprire una comunità residenziale quasi unica nel suo genere: ovunque vengono sistemate in casali in campagna o in luoghi isolati. Noi abbiamo scelto di aprirla in questo quartiere, dentro le mura di Porta d’Arce e la chiameremo Comunità Laudato sì, perché i principi che ci muovono sono quelli dell’enciclica di Papa Francesco dedicata all’ambiente e dell’esperienza che da essa hanno voluto trarre il vescovo Domenico e Carlo Petrini nel fondare le omonime comunità”. “Siete un’eccellenza di questa città e un esempio per tutti – ha detto la Prefetto Giuseppina Reggiani intervenendo alla presentazione del Polo – Con i vostri ragazzi voi non fate solo una meritoria opera di inclusione sociale ma abitando questo quartiere garantite anche presenza e sicurezza. Non posso che ringraziarvi di questo e portarvi il mio sostegno”. Al termine della conferenza stampa Pompili, D’Onofrio, Cricchi e Paolucci hanno sottoscritto il protocollo d’intesa che impegna i quattro partner alla realizzazione del polo. E’ seguito un breve concerto di Agnese Martellucci alla viola e Camilla Zonetti al violino. Poi la festa è continuata nel vicino centro di Sant’Eusanio con un rinfresco preparato da ospiti e volontari del centro.

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